
Amore: tra contatto e autenticità
Raccoglimi
Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.
Trovami nell'angolo più nero
osservami.
Raccoglimi dolcemente scrollando la polvere dai miei vestiti.
Io ti seguirò.
Ovunque.
La poesia "Raccoglimi", attribuita a Saffo ma non con certezza, parla di vulnerabilità e fiducia, esprime un'idea profonda dell'amore: un incontro autentico, fatto di presenza e accoglienza.
I versi "inseguimi tra i cunicoli della mia mente" evocano un amore che va oltre la superficie, che non si accontenta delle apparenze. È un invito a incontrare le parti più nascoste e fragili di sé, senza paura di toccare le proprie ombre. L'amore non fugge di fronte alla vulnerabilità, ma la riconosce, la accoglie e la rispetta.
La frase "Raccoglimi dolcemente scrollando la polvere dai miei vestiti" rappresenta una richiesta di cura e rispetto, un gesto che non impone ma sostiene. È l'amore che, nella visione gestaltica, promuove il sostegno senza privare l'altro della sua autonomia.
Infine, "Io ti seguirò. Ovunque" esprime la disponibilità a lasciarsi guidare dopo essere stati accolti. L'amore, in questa visione, diventa un'esperienza di trasformazione e crescita reciproca, in cui ognuno resta se stesso ma si lascia toccare dall'altro. Non un annullamento, ma un incontro autentico.
L'amore come esperienza di contatto pieno
L'amore, proprio come nella poesia, non dovrebbe essere un'azione unilaterale, ma un continuo processo di incontro dell'altro nella sua interezza. La Gestalt ci offre una chiave di lettura preziosa: l'amore è un viaggio di esplorazione, cura e presenza. I due della coppia non hanno la pretesa di cambiare l'altro, ma la disponibilità a incontrarlo nella sua verità.