Paura del nuovo
Tutti noi proviamo paura, è un importante segnale di allerta per il nostro organismo. La paura stimola la nostra attenzione oppure ci fa notare un pericolo. Senza la paura non conosceremmo limiti, il meccanismo di allarme non funzionerebbe andando incontro a una mancanza di preservazione di noi e degli altri. Quindi ben venga tale emozione perché ci permette di prenderci cura di noi e delle persone che ci circondano.
Tuttavia, esistono paure che invalidano la nostra vita, rendendola poco dinamica, come ad esempio la paura del nuovo, della novità e di ciò di cui non abbiamo familiarità. Qui si parla del rischio di perdere qualcosa di conosciuto, talvolta vecchio ma rassicurante. La novità può spaventare e precludere l'esplorazione e la creatività, che danno sapore alla vita. Mentre rimanere ancorati al conosciuto può offrire comodità, calma e sicurezza, esplorare la novità ci consente di assaporare emozioni come l'eccitazione, l'effervescenza e la curiosità.
In questo contesto, la Gestalt ci invita a osservare come la paura possa manifestarsi nel nostro "campo" esperienziale, influenzando il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. Perls sostiene che la paura reprima l'espressione dell'organismo bloccandone il sano funzionamento. Nella dimensione della paura si spreca un'immensa quantità di energia, tempo e creatività, oltre a frenare il pieno sviluppo del potenziale umano. La terapia della Gestalt enfatizza l'importanza di riconoscere e integrare le emozioni, tra cui la paura, per favorire un contatto autentico con il proprio sé e con il mondo esterno.
La noia, d'altro canto, è una forza potente che ci avverte della nostra assenza di paura. In una prospettiva gestaltica, la noia può fungere da indicatore che segnala la necessità di un cambiamento. Se ci diamo il permesso di sentire la noia, questa può trasformarsi in una preziosa fonte di motivazione al cambiamento, permettendo alla persona di diventare parte attiva e propositiva del proprio contesto relazionale e sociale. La Gestalt ci insegna a esplorare questi stati interni e a utilizzarli come risorse per il nostro benessere.
Durante gli incontri, esploreremo insieme come affrontare e comprendere la paura, trasformandola in un'opportunità di crescita e sviluppo personale attraverso l'approccio gestaltico. Impareremo a integrare le emozioni, riconoscendo il loro valore e utilizzando le esperienze vissute come punti di partenza per un contatto più autentico con noi stessi e gli altri.
foto di johannes plenio