La finitezza della vita
La formazione proposta, ispirata al modello di Irvin Yalom, si focalizza sulla finitezza della vita e sul modo in cui la consapevolezza della mortalità può influenzare profondamente le scelte, le relazioni e il significato che attribuiamo alla nostra esistenza. Yalom, psichiatra e pioniere della psicoterapia esistenziale, considera la consapevolezza della morte non come un fardello, ma come una forza trasformativa che permette di vivere con maggiore autenticità e pienezza.
Secondo Yalom, confrontarsi con la finitezza della vita ci spinge a riscoprire il nostro potenziale e a costruire una vita significativa, libera dai vincoli di aspettative esterne. L'incontro con la mortalità ci apre infatti a un nuovo livello di profondità, portandoci a esplorare domande fondamentali come: "Che cosa dà senso alla mia vita? Che cosa voglio lasciare di me agli altri?". Queste domande sono alla base di un cammino di crescita e accettazione che, per Yalom, non deve evitare il dolore o la paura, ma piuttosto trasformare questi sentimenti in strumenti di consapevolezza e cambiamento.
Attraverso questa formazione, i partecipanti saranno guidati a esplorare la propria relazione con la morte, i valori che attribuiscono alla propria esistenza e il modo in cui la consapevolezza della propria mortalità può aprire a nuove prospettive e opportunità. Le attività proposte includeranno esercizi di riflessione e condivisione, pensati per creare uno spazio sicuro e rispettoso, dove ciascuno potrà esplorare questi temi profondi.
Il percorso si propone di offrire non solo una maggiore accettazione della propria vulnerabilità, ma anche una connessione più autentica con sé stessi e con gli altri. In questo modo, l'accettazione della finitezza diventa un'opportunità per ridefinire le priorità, prendere decisioni significative e vivere in modo più pieno e consapevole.