Gestione dei conflitti
I conflitti fanno parte della vita di ognuno di noi, è una componente fisiologica, del tutto normale di ogni relazione. Non si può pensare di non confliggere mai, poiché i conflitti nascono dalla diversità. Le differenze di bisogni, idee, valori, interessi e obiettivi, costituiscono i conflitti in ogni ambito, quindi anche nelle organizzazioni.
Laddove ci sia assenza di conflitto è possibile che si celi paura o disinteresse.
Nelle organizzazioni il conflitto può manifestarsi tra colleghi, all'interno dei gruppi di lavoro oppure, in modo verticale, tra settori diversi.
E' bene, in ogni relazione, e nondimeno in ogni organizzazione, che la dimensione conflittuale si risolva quando ancora di piccole dimensioni perché Il conflitto toglie energie, crea tensione e stress. Il conflitto rompe il ponte comunicativo. Viene a mancare la capacità di dialogare. Il conflitto non gestito porta a restringere lo sguardo non vedendo alternative, è una simmetria che va in escalation e può diventare estremamente rovinosa.
E' possibile gestire i conflitti innanzitutto riconoscendo l'esistenza del conflitto stesso non appena viene menzionato, poiché nessun conflitto si risolve da solo, né tanto meno minimizzando la situazione. In una visione pluralista il conflitto è un'opportunità di crescita, di evoluzione e di cambiamento se si cerca di trovare soluzioni costruttive.
La gestione dei conflitti necessita di competenze comunicative, emotive, relazionali.