Felicità


Vi propongo di sintonizzarvi su un'intenzione già presente, poiché tutti noi desideriamo la felicità. Concentratevi su un desiderio che già vi appartiene: il desiderio della felicità. A proposito delle cose di questo mondo e anche a proposito della sfera oltremondana, esprimiamo il desiderio di ottenere il bene supremo. E mentre esprimiamo il desiderio sia di ottenere le buone cose di questa vita impermanente sia il bene permanente, indaghiamo dentro di noi se ci sono obiezioni o riserve a riguardo. A volte le persone trovano più semplice esprimere desideri modesti e non gli riesce altrettanto facile augurarsi la completa felicità. Augurando a qualcuno il bene supremo è probabile che scopriate di trovarvi davanti a un tabù per esempio. Scoprite se ci sono dei "ma", dei limiti. Sentite che é del tutto legittimo augurare a voi stessi la felicità spirituale e mondana. E quando aprite gli occhi questa volta vi domanderò di continuare a fare la stessa cosa guardandovi in faccia. Vale a dire che, in presenza dell'altro, continuerete a impegnarvi nel gesto apparentemente egoista di augurarvi le migliori cose mondane e spirituali; desiderate per voi la felicità mondana e il successo spirituale; il successo del vostro viaggio spirituale. Aspirate al successo del vostro sviluppo spirituale. Aprite gli occhi, se non lo avete ancora fatto, e pur continuando a essere coinvolti in un rapporto solidale con voi stessi, esplorate le obiezioni, le esitazioni e i disagi che potrebbero presentarsi, mentre vi augurate ogni bene in presenza dell'altro. Fatelo estendendo contemporaneamente gli stessi desideri nei confronti del partner. Create una condizione mentale in cui augurate a voi stessi e all'altro la felicita' materiale e spirituale. Equivale a dire: "Dio ci benedica" . [...] cogliete l'occasione per esercitarvi nella benedizione. Sapendo che in ogni cultura c'e' la consapevolezza della capacita' umana di compiere quel gesto e le conseguenze che produce, approfittate dell'opportunità di estendere l'invocazione "che Dio ti benedica" a un orizzonte più vasto...


C. Naranjo, 1999, La via del silenzio e la via delle parole, (p. 98-99), Astrolabio

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